Novità importante per chi ha problemi a deglutire: sono stati stampati in 3D i primi alimenti destinati a coloro che soffrono di disfagia.

Non solo carne e pesce, sono stati stampati in 3D anche i primi alimenti per coloro che soffrono di disfagia. Si tratta di un passo molto importante, che potrebbe aiutare milioni di persone che hanno problemi a deglutire a causa di diverse malattie, come Sla e ictus.

Alimenti stampati in 3D per chi ha problemi a deglutire

Un gruppo di ricercatori dell’University of the West of England Bristol (Uwe) ha prodotto i primi alimenti stampati in 3D per chi ha problemi a deglutire. Questo disturbo, che in termini medici si chiama disfagia, colpisce pazienti affetti da diverse patologie, come: Sla, Parkinson, Alzheimer, demenza e ictus. Pertanto, se lo studio dovesse portare a una produzione effettiva, cibi di questo tipo aiuterebbero milioni di persone in tutto il mondo.

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I primi alimenti stampati in 3D per chi ha difficoltà a deglutire sono nati in sinergia con un team di nutrizionisti, che ha garantito la creazione di cibi perfettamente equilibrati da un punto di vista nutrizionale. Non solo, hanno posto grande attenzione anche al sapore e all’appetibilità. Dall’olio di oliva al brodo vegetale, passando per i piselli in purea e lo yogurt filtrato: sono diversi i cibi nati durante la ricerca dell’università inglese. “Li abbiamo assaggiati in laboratorio e il sapore è davvero buono“, ha dichiarato il dottor Alexandros Stratakos, a capo della ricerca.

Alimenti in 3D: come potrebbe cambiare la vita dei pazienti?

La tecnologia studiata dai ricercatori dell’Uwe Bristol ha portato alla creazione di alimenti in 3D che, è bene ribadirlo, possono essere consumati in completa sicurezza da coloro che hanno problemi a deglutire. Considerando che parliamo di pazienti che, a causa della malattia, possono consumare soltanto cibi liquidi, si tratta di un enorme passo avanti della scienza.

Ma in che modo garantiscono la sicurezza dei soggetti disfagici? Sono studiati in modo che le particelle degli alimenti non si attacchino alla gola o all’esofago. Il meccanismo della stampante, però, è identico a quello del macchinario che produce carne o altri cibi. Gli ingredienti, sovrapposti sotto forma di inchiostri, seguono un modello già programmato e impiegano 20 minuti per ‘sfornare’ purea & Co.

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ultimo aggiornamento: 18-10-2024


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